Stuprato in carcere: “Non ho più dignità”
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Stuprato in carcere: “Non ho più dignità” 

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Un detenuto di Caserta dell’età di 31 anni ha denunciato gli stupri che ha dovuto subire in carcere. A parlarne la garante Emanuela Belcuore.

L’abuso sessuale è avvenuto nei confronti di un detenuto 31enne, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a Napoli. Ormai il carcere per i detenuti è diventato un luogo di terrore. A denunciare lo stupro avvenuto nei confronti del 31enne la garante provinciale, Emanuela Belcuore.  

Il Corriere della Sera ha parlato della questione, denunciando la gravità degli atti commessi all’interno delle carceri. Il fatto è avvenuto all’interno di una delle celle del reparto “Nilo”. Il reperto in questione è conosciuto per i numerosi episodi di violenza che si susseguono, uno dopo l’altro.  

Una nuova violenza è avvenuta all’interno delle celle del reparto “Nilo”: un detenuto 31enne ha denunciato uno stupro, messo in atto dal suo stesso compagno di cella. Durante il suo incontro con la garante, la vittima ha parlato del suo stato d’animo in seguito all’accaduto.

“Sono distrutto come uomo, non ho più una dignità”, ha dichiarato l’uomo. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la garante Emanuela Belcuore era giunta nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere per documentare un caso di tentato suicidio.  

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Si tratterebbe della storia di un altro detenuto che “aveva ingerito pezzi di vetro. Un gesto dimostrativo per una salute precaria che a suo dire stenta ad essere curata”. In seguito, la Belcuore ha incontrato il 31enne vittima dello stupro.  

La vicenda

La violenza sarebbe avvenuta durante l’ora d’aria. A perpetrarla uno dei suoi compagni di cella, che – secondo quanto riferito dalla garante – ha denunciato l’evento con un racconto “stremato di una persona che è entrata in carcere per scontare una pena e ne esce cambiato a vita. I suoi occhi e il suo tono di voce flebile non lo dimenticherò mai. Mi chiede disperatamente aiuto”. 

La violenza non sarebbe stata solo una: secondo quanto riportato dai quotidiani di Caserta, il 31enne detenuto avrebbe subito le violenze per mesi, a partire dalla fine del mese di luglio. Poi avrebbe trovato il coraggio per denunciare l’atto.  

Emanuela Belcuore ha parlato della questione al Corriere della Sera, spiegando che “Quello che è successo subito dopo la regolare denuncia ha dei buchi neri che devono essere approfonditi, sia per l’area sanitaria sia per la domanda di trasferimento che è stata stranamente rigettata, così come è strano che il presunto violentatore è ancora nel suo reparto, lasciato alle sue mansioni. Ho segnalato tutto alle autorità competenti”. 

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ultimo aggiornamento: 26 Agosto 2022 14:02

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